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Due i morti, entrambi pregiudicati: un 19enne ucciso a Qualiano. Era considerato vicino al clan Pianese

NAPOLI – Due agguati nel giro di poche ore nel Napoletano. Il cadavere di un pregiudicato di 19 anni, Stefano Falco, è stato ritrovato in serata in località Pozzo Nuovo, nel comune di Qualiano. Il giovane, originario di Mugnano, era considerato vicino al clan Pianese. Secondo una prima ricostruzione dell’omicidio, Falco si trovava da solo in auto quando è stato avvicinato da due o tre killer che hanno aperto il fuoco. Il diciannovenne è riuscito a scendere dalla vettura, tentando la fuga a piedi ma è stato raggiunto

dai colpi d’arma da fuoco ed è morto. L’omicidio si inserirebbe nella faida interna al clan Pianese che sta insanguinando da diversi mesi Qualiano.


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Castellammare di Stabia, the Gulf of Napels an...
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KILLER IN AZIONE A CASTELLAMMARE – Un altro pregiudicato, Aldo Vuolo, ritenuto dagli inquirenti vicino al clan D’Alessandro, è stato ucciso in agguato sempre in serata a Castellammare di Stabia, nel napoletano, in un agguato in località Caporivo.

Corriere della Sera.

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Comune di Napoli
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Napoli, indagati sei amministratori del Comune
Pm ipotizza reato di peculato per uso improprio delle auto blu
(ANSA) – NAPOLI, 20 DIC – Sei amministratori del Comune di Napoli risultano indagati a chiusura delle indagini sull’uso improprio delle auto blu. Si tratta di due assessori attualmente in carica e di quattro di precedenti giunte. Tra gli attuali amministratori – secondo quanto riferiscono organi di stampa – il provvedimento riguarderebbe gli assessori alla Nettezza Urbana (uno del Pd e uno di Prc). I quattro ex assessori sono del Pd, dell’Udeur e del Pdci. Il pm ipotizza il reato di peculato.

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“mamifacciailpiacere”

Questa era esattamente la dottrina di Cristo, quella che predica Mastella, la moglie e l’Udeur tutto. Infatti Cristo nel Vangelo secondo Mastella, consorte e nipoti e parenti tutti, predicava la concussione, la corruzione, il concorso esterno alle associazioni a delinquere, l’abuso della propria posizione personale per trarre vantaggi ingiusti a se ed ai suoi congiunti.

Mastella non ci ha ancora spiegato la situazione di Catanzaro e nemmeno quella dei suoi appartamenti romani comprati per pochi euro.

La Signora Lonardo quando pensa al cristianesimo intende il vecchio e glorioso Democristianesimo che non è una religione ed è stato perseguito lasciando superstiti in giro (il marito) che non si sono fatti aspettare più di tanto per fare peggio e più di prima.

A sentire questa gente la corruzione dilagante delle istituzioni italiane che ci rende famosi nel mondo sta sempre da qualche altra parte…. non sono mai stati loro, nemmeno quando li prendi con il sorcio in bocca.

E giù con la solidarietà, da destra da centro e da sinistra. Ed allora è tutto vero, è un unica banda, la BB, li abbiamo messi alla cassa fidandoci ciecamente.

Ci hanno lasciati in mutande. La casta dovrà restituire fino all’ultimo Euro.

Mastella, a cui sono stati contestati sette reati (concorso esterno in associazione per delinquere, due episodi di concorso in concussione e uno di tentata concussione, un concorso in abuso d’ufficio e due concorsi in falso),risulta sotto indagine assieme al consuocero Carlo Camilleri (piantonato dagli agenti della polizia penitenziaria nell’ospedale Rummo di Benevento dove è stato ricoverato martedì sera, in seguito di un improvviso malore) e agli assessori regionali dell’Udeur, Luigi Nocera ed Andrea Abbamonte. In particolare, secondo quanto si è appreso, i quattro avrebbero costretto Bassolino ad assicurare loro la nomina a commissario dell’Asi di Benevento di una persona «liberamente designata da Mastella». Non è stato però precisato quale sia stato l’elemento di pressione utilizzato nei confronti del capo della giunta regionale, forse solo un «ricatto» politico, ovvero la minaccia di uscire dalla coalizione di maggioranza (al punto da far dire all’ex ministro leghista Roberto Maroni: «Se è così, allora siamo tutti colpevoli»).

Oltre a Mastella e alla moglie sono coinvolti nell’inchiesta della Procura di Santa Maria Capua Vetere politici e amministratori pubblici campani, nonché esponenti a vario livello dell’Udeur. In totale sono 23 le ordinanze di custodia cautelare (quattro in carcere e 19 ai domiciliari) e i provvedimenti interdittivi notificati ad assessori, politici e funzionari. Tra questi anche due assessori regionali della Campania e alcuni consiglieri dell’Udeur. L’inchiesta giudiziaria riguarderebbe un presunto giro di favori e assunzioni pilotate. L’episodio contestato alla moglie di Mastella non è in realzione alla vicenda Bassolino, ma riguarderebbe le modalità seguite per una nomina nell’ospedale di Caserta. Ma in questo contesto si inserisce anche un curioso gioco del destino e delle parentele, come fatto notare anche da alcuni esponenti politici: il direttore dell’ospedale di Caserta, Luigi Annunziata, che avrebbe ricevuto pressioni da parte dei Mastella e di altri esponenti dell’Udeur per alcune nomine di primari, viene ritenuto politicamente vicino a Sandro De Franciscis, che è presidente della provincia di Caserta e nipote del procuratore capo di Santa Maria Capua Vetere, in quanto figlio di una sorella della moglie.